La vigna

Il cortile di casa è ombreggiato da un enorme gelso secolare che controlla tutte le mie vigne. Da questa pianta, che mi ha sempre donato ispirazione e tranquillità, nasce il logo e il nome aziendale.

Tra la fine di maggio e la fine di giugno se passate a trovarmi potete assaggiare le more bianche, che sono il frutto di questa pianta.

Tutto intorno in un unico appezzamento si estende il mio vigneto: 2,30 ettari di vigna metà coltivati a Barbera e metà a Nebbiolo.

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Nel 2013 ho avuto la fortuna di diventare padre ed ho iniziato a vedere tutto con occhi diversi.  La voglia di protezione nei confronti di mia figlia mi ha portato a decidere di gestire la vigna come una volta: con rame e zolfo… basta con la chimica e i prodotti di sintesi. La paternità mi ha portato ad accrescere la sensibilità ed il rispetto per la natura. Nelle mie vigne semino ogni anno delle piante erbacee che andando a fiore e a seme attirano insetti utili e creano biodiversità. Ho smesso di usare la trincia e la fresa e le ho sostituite con vecchi ripper, una vangatrice ed un rasaerba.

Nel giro di tre anni tutto è cambiato: la terra è più soffice, meno compatta e tutto il vigneto si è popolato di insetti che prima non avevo mai visto.

Anche i grilli che erano un lontano ricordo di quando ero bambino sono ritornati a saltare e a scavare gallerie nel terreno.

Camminando tra i filari si percepisce una serenità che prima non c’era.